attila

la grande depressione

che Baita!

Posted by vaiattila su 1 marzo 2013

Ancora in carcere.

Per l’ennesimo malaffare. Eppure accorgersi per tempo che qualcosa  non andava per il suo verso non doveva essere difficile.

Da sempre la Mantovani lavora per Mose facendo la parte del gigante all’interno del Consorzio Venezia Nuova dove un manipolo di uomini fanno il bello e il brutto tempo.

Il consorzio Venezia Nuova è un consorzio di imprese che senza gara e senza virtù ha preso in mano la grande opera del Mose. Grande opera. é come se tu per costruire la tua casa dessi ad un unico soggetto l’onere di farti il progetto, e di eseguirlo impegnandoti per contratto a pagare il tutto a pie di lista. Lo Stato italiano ha fatto così. Non è da stupirsi. E’ sbalorditivo!

Lo Stato italiano aveva affidato il Mose al Consorzio in un periodo in cui la capofila era minetemeno che la Fiat con la sua Impregilo. Poi nel tempo le cose sono cambiate. E Baita è diventato il “padrone” del consorzio. Ma no solo. E’ l’inventore del project  financing alla Veneta. Come dice Galan, è stato lui (il Baita) ad insegnargli  cosa sia questo strumento di finanziamento delle opere pubbliche. Ed è così che è nato l’ospedale di Mesrte. E poi tante altre cose nel nostro sorprendente territorio. Ma non solo. Baita ha conquistato aziende pubbliche come Veritas (leggi consorzio per la costruzione dell’inutile Progetto Integrato Fusina), si è integrato dentro società miste come Thetis, la creatura dell’attuale assessore comunale Paruzzolo, o Alles e chissà quante altre avventure.

PArlavo alcuni anni fa con un noto esponente politico del defunto partito giustizialista IDV. Gli raccontavo fatti. Mi rispose nervosamente che lui non faceva il magistrato. Neanche io. Io parlavo di politica e di commistione tra affari e politica. E no parlavo dal punto di vista giudiziario. Il Consorzio Venezia Nuova è una bestemmia in sè e non occorre svegliare parole come corruzione o violazione delle norme sull’appalto…. basta leggere che cosa è questo “esperimento” gestionale per capire che siamo di fronte ad una grande furbata che vive oramai da alcuni decenni prosperando con il denaro pubblico e gonfiando a dismisura lo sperpero di denaro pubblico.

Dietro al consorzio si muovono persone che contano.  C’è anche una gran bella quantità di dipendenti pubblici regionali che pendono letteralmente dagli interessi della Mantovani. Se non sei nel “giro” non   sei nulla, non sei nessuno.. e il giro è sempre quello!

Quando si parla mafia del nord, si parla anche di questo splendido club di notabili che stanno negli scanni della Regione e di numerosi comuni del Veneto attraversando il panorama politico  da destra a sinistra. E’ il partito del malaffare. che comprende politici e funzionari il stretta connessione di interessi congiunti perchè questo è quello che si dice “fare squadra”.

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la storia

Posted by vaiattila su 8 dicembre 2011

la storia di un singolo è spesso trascurabile rispetto alla storia con la s maiuscola.

LA storia di un singolo non intacca quasi mai il grande fluire degli eventi. Se poi parliamo di singoli individui insignificanti come posso essere io, o un operaio della fiat di Termini Imerese, o una cinquantanovenne in attesa di pensione, o uno sfigato che oggi non ha lavoro, non c’è storia! E’ sempre stato così.

La storia passa sopra la vita dei singoli con noncuranza. Ricordiamo i “servi della gleba”, o gli “operai”, o i “migranti” o “le donne”… ricordiamo, quindi le classi, i generi, i vasti movimenti sociali come fenomeno collettivo, movimenti di massa che in qualche modo trascendono gli individui, i singoli. In particolare per la gente “umile” , ma in realtà al di sotto di un dato reddito, la storia è tendenzialmente impersonale. LA storia individuale sembra essere inversamente proporzionale alla ricchezza o alla affermazione sociale.

L’incidenza delle classi subalterne, nella storia è anch’essa ininfluente. Citavo prima i servi della gleba. Che influenza hanno avuto essi nella storia del feudalesimo?  Qualche rivolta? qualche episodio limitato… ci ha pensato la borghesia, come classe emergente a modificare i rapporti.. I servi stavano là, ininfluenti sotto l’aspetto soggettivo, e stavano là, sul piano oggettivo di massa, come classe destinata a reggere il peso della società che gravava su  questi come un macigno.

Lo si voglia o no. Come singoli non contiamo niente. Ci illude la pubblicità. Ci facciamo illudere dalla pubblicità! ci piacerebbe essere solo noi ad avere quel dato orologio, quella macchina figa, bere solo noi quell’aperitivo… e mentre pensiamo tutti allo stesso modo ci viene da pensare a quanto siamo fighi noi che facciamo tutti la stessa cosa allo stesso modo…

Va bene, qua il discorso prende strade diverse…. restiamo al tema, che sotto sotto è molto semplice.

Io, per la storia, non sono nulla. Valgo niente.  Questa consapevolezza non è di oggi. Sono mellenni che so di non valere nulla per il mondo. Ma per me, ecco ritornare il discorso “soggettivo”, valgo molto, moltissimo.

Soggettivamente non mi reputo una cattiva persona. Sono dotato di principi etici e sociali abbastanza sviluppati. Non sono particolarmente egoista, cerco di gravare il meno possibile suglia altri.

Tuttavia negli ultimi anni la mia storia personale ha preso una piega piuttosto particolare.

Sono passato, un po’ volente e un po’ no, da una classe sociale media, ad una infinitamente bassa. Sono passato da un reddito medio alto, ad una situazione dove non ho nessun reddito. Non  mi posso permettere il dentista, ma neanche di riscaldare casa con l’impianto di riscaldamento… Ho il privilegio di andare a legna. Ho la fortuna di potermi fare legna, ho un costo alto (per me, si intende) per affittare un po’ di campagna, ma ho anche il privilegio di poter coltivare piantare seminare eccetera eccetera. Nel cambio, tra una classe e l’altra, ci ho rimesso in denaro, posizione sociale e via dicendo… ci ho quasi sicuramente guadagnato il salute e in contemplazione del mondo. Non so se tornerei indietro. Francamente lo dubito. Ho scelto, nella necessità, di fare una cosa che mi piace un sacco..

Solo vivo in ristrettezze e di conseguenza faccio vivere la mia famiglia in una  condizione francamente penosa.

E questo è l’unico vero motivo di tristezza per me.

Per colmo di sfiga sono nato nel 1952…ho versato quaranta anni di contributi pensionistici…. ma una parte di questi sono nel fondo  separato inps… versati come amministratore di una società…. non fanno storia…  non fanno anzianità…

La situazione di mia moglie è del tutto simile. Anche lei, ora, non ha lavoro. Ma tutto era tranquillo perchè a gennaio 2013 “andava” in pensione… sarebbe andata in pensione….

Ma c’è la crisi.

Sono anni che ragiono sulla crisi. Sono anni che vedo le cose andare verso il baratro è cerco, timidamente, di dire: no, così ci facciamo male… frena, frena!!!!

Ma niente, nessuno sembra preoccuparsi… Abbiamo tollerato un ministro della funzione pubblica che ha fatto la riforma delle “faccine” un presidente del consiglio che quando si è dimesso lo ha fatto, per sua esplicita ammissione, anteponendo gli interessi generali a suoi, una schiera di impresentabili personaggi da Tremonti (che oggi è stranamente sparito) a Calderoli, da Bossi a Rotondi da Brambilla a Gelmini… Ma abbiamo anche tollerato lo strapotere di banchieri, affaristi, mestatori, politici, notabili e conti….  Questi si sono arricchiti, hanno speculato, hanno truffato e rubato. Hanno distrutto il paesaggio, costruito, fatto opere pubbliche ad escusivo vantaggio di costruttori improvvisati… hanno fatto tutti i disastri possibili ed inimmaginabili e messo alle corde un intero paese.

Ed ora ci vengono a dire che proprio noi, che non abbiamo partecipato al banchetto e che da sempre ci sobbarchiamo il consapevole e folle onere di sostenere un sistema che non ci appartiene, dobbiamo anche pagare tutto il danno fatto da questi impuniti.

D’accordo, Monti, dobbiamo salvare il paese. MA di che equità stiamo parlando? di che modello di società ci dobbiamo fare carico? di quella dei professori illuminati che ogni dieci anni ci salvano dallo sfascio per riconsegnare l’italietta al prossimo uomo del destino che l’affonderà per gli anni futuri? o dobbiamo sostenere il modello delle grandi opere, delle TAV dei ponti sugli stretti, dei mose… Quale sviluppo ci prospettano oggi i professori?

MA anche: sacrifici. Ecco, forse non si è capito bene che cosa siano oggi i sacrifici chiesti… se parliamo di gente che sopravvive con stipendi o pensioni al di sotto dei 1000 euro.  Chi governa non ha per nulla presente come si viva in queste condizioni. IO ringrazio il cielo di avere legna e braccia buone. MA se stessi in città oggi sarei sicuramente al freddo.  Avete mai provato a vivere al freddo? Bene, molti dovranno abituarvicisi! Avete mai provato a dover abbandonare la macchina a casa e andare a lavorare in bicicletta? io l’ho fatto parecchie volte…. fa bene, ma quando ritorni la sera, di inverno, col buio… rischi la vita… e non per scherzo! Avete mai provato a non avere i soldi per mandare vostra figlia in gita scolastica? Brucia! Quando una manovra pesa sulle famiglie intorno ai mille euro di maggiori tasse, vuol dire una riduzione secca del 10% dei reddito familiare e questo per chi oggi è chiamato a pagare la crisi.

Per chi invece ha creato questa crisi o comunque ne ha tratto vantaggio, significherà dover pagare perfino 1,5% dei soldi erroneamente fatti rientrare in ITalia, dopo che, astutamente, su tali redditi hanno pagato solo il 5%… Cribbio! non c’è giustizia!

Oh, no?

Sior Monti, mi ricordi moto il mio professore di prima liceo. Se la Juventus perdeva il lunedì erano cavoli amari per tutti… Era così. Autoreferenziale, ingiusto ed anche abbastanza ruffiano coi i figli di chi “contava”….

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il concetto di equità

Posted by vaiattila su 7 dicembre 2011

più passa il tempo e più capisco questa manovra.

Più passa il tempo e più mi convinco che il problema sono io: non ho capito il significato della parola “equità”.

………………..ovunque  trovo in agguato lo sceriffo di nottingham

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prof. gran bella manovra!!!….

Posted by vaiattila su 5 dicembre 2011

Dunque la crisi. Alla fine il Professore è riuscito a stupirmi!

premetto tre cose:

1) sono assolutamente convinto che la crisi sia gravissima

2) sono consapevole che una manovra economica, comunque, vada ad incidere sulla situazione attuale, nel senso che comunque non la migliora

3) sono convinto che uscire dalla crisi comporti una totale capriola rispetto al modo attuale di vivere… cioè l’uscita dalla crisi non può che comportare l’uscita dal modello consumistico…

a questo punto tutta la sorpresa che il Professore riesce a comunicarmi è data dalla sua faccia di bronzo. Comunica certezza e sicurezza. La manovra è questo è quello è quell’altro… ci spiega cose che voi umani non avete mai visto…. Il professore ci fa vedere come è possibile agire esattamente come un qualsiasi governo che lo ha preceduto per spiegarci che il sistema pensionistico così com’è non sta in piedi…. e in questo è del tutto simile ad Amato, Dini, Maroni e compagnia cantante… e sono solo 15 anni che è là che si concentra lo sforzo di equità dei nostri governi… e poi ci spiega, sempre il Professore, che si taglia di qua e di là.

Tre manovre in quattro mesi. Non parlare al conducente….

Ieri sera accendo la tevisione giusti in tempo per vedere Fazio che annuncia la presenza di Bersani.

E’ un Bersani imbarazzato. E’ un Bersani che mi fa capire che ancora una volta pagheremo caro, pagheremo tutto!

E’ un Bersani che ci spinge a fare di necessità virtù: dobbiamo salvare ancora una volta questo sistema! dobbiamo permettere a che gira in Cayenne di continuare a fare il figo… Ancora una volta dobbiamo essere responsabili! Spengo la tevisione.. già visto tutto!

alla faccia dell’equità promessa!

Si diceva che in Italia il 10% dei cittadini possiede il 50% della ricchezza…. però  chi denuncia al fisco più di 100.000 euro è meno dell’1%… qualcosa mi dice che questo dato è sfuggito al professore… qualcosa mi dice che questo governo sarà anche di tecnici, ma questa tecnica già è stata applicata nella storia… e mi pare la solita tecnica di sempre….

PAgheremo caro…. pagheremo tutto!

Ah, a me dispiace proprio profondamente sembrare qualunquista. Non lo sono. Purtroppo non lo sono mai stato… ma sarebbe proprio il caso che una intera classe politica e un intera classe burocratica lasciasse il posto perchè non si sta rendendo conto che veramente non se ne può più!

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mari o monti?

Posted by vaiattila su 24 novembre 2011

Una cosa è chiara nella mia testa: meglio lui che l’altro. L’altro ha rappresentato, e continua a rappresentare, il peggio della nostra politica.  Quando questo vecchio puttaniere compare in televisione ne percepisco l’odore ripugnante. Basta! non parliamone più. Silenzio tombale! aria!

Mario sembra essere l’uomo della provvidenza. All’improvviso siamo diventati virtuosi. All’estero non ci prendono più in giro, i toni della politica si sono smorzati, le dichiarazioni dei ministri sono terminate, la retorica si è abbassata. Nessuno parla male di Mario. La maggioranza degli italici ha “fiducia”.

E’ brutto, in questo clima post incubo, fare i disfattisti. Bisognerebbe godere di questa pausa, semplicemente. Sì, d’accordo, la borsa tentenna, il famoso differenziale con i bond tedeschi resta alto, ma il belgio sta prendendo la scena e la tensione su di noi si attenua. Godiamo di questa pausa. Sì, dai. Forse questa sera  vado a comprare la pizza, per far festa!

Ma a parte questo, mi guardo attorno e diffido. Mario forse riuscirà a fare qualcosa di buono, ma qua si parla di questo mitico sviluppo come la panacea di ogni male. Sviluppo? sempre lui, questo concetto che ha preso diverse sembianze in quella parte di storia che coincide grosso modo con la mia vita, mi sembra oggi arrivato alla fine. Io ho vissuto gli anni 50 che fanno sotto il nome di “ricostruzione”, poi gli anni del boom, poi gli anni dell’edonismo, poi gli anni della  crescita…. poipoipoi. Poi la stagnazione… di fatto. Un pil che  cresceva in virtù del debito, del saccheggio del territorio, della speculazione e dello spreco, Ma cresceva poco per volta perchè nel frattempo non esistevano dinamiche nuove, la pubblica amministrazione peggiorava progressivamente  ( a parte la parentesi delle “bassanini” osteggiate ed poi ignorate o burocratizzate fino al ridicolo)  e poi è arrivata la parola chiave di questa nostra epoca “recessione”. Non possiamo che recedere, questo è certo. Non saranno gli artifici contabili, le astuzie sul calcolo del pil, i grandi prelievi dalle buste paghe dei soliti noti a invertire la rotta.

Mario può solo allungare il travaglio, il parto della fine di un epoca. Mario e come lui gli Obama, le Merkel e chi più ne ha più ne metta…

Il fatto è che dentro questo gioco ci stanno un mucchio di persone in carne ed ossa, una massa di ragazzi che hanno l’età  dei miei figli… che cavolo possono fare? quale prospettiva per queste giovani donne e giovani uomini che hanno idee, voglia di fare, grinta, capacitò di sacrificarsi? Sì parlo di giovani che ben conosco che non passano le giornate a fare strusci vari o a sorbire spriz al bar.  Ma che spazio anche per me, che oggi sono una specie di disoccupato senza pensione nonostante quarant’anni di lavoro ed una età che non mi consente la pensione?

Devo credere a Monti come al male minore? devo seguire l’incrollabile fede del PD nello sviluppo o devo guarda le realtà, la mia realtà con gli occhi disincantati di chi non ama la “fede” come concetto in sè? Sì, io non ho fede, cioè non sono un credente. Non credo in Monti e non credo nello sviluppo. Guardo le cose e cerco di capire. Magari sbaglio, ma non faccio un atto di fede in chi mi racconta cose che non vedo e non sono nemmeno possibili..

Vedo che le mie condizioni di vita peggiorano sempre di più e capisco anche che non mi posso aspettare nulla di buona da questo stato di cose. Evidentemente ci deve essere un altra strada,  o comunque un altra strada va ricercata. Non  è possibile sperare in una crescita che se cdi sarà resterà solo come dato momentaneo… a meno che non si vada ad infilarci dentro un conflitto. Quello sì darebbe la possibilità di una nuova spinta ad una crescita del pil a due cifre.

Distruzione e ricrescita questa sarebbe la grande madre di tutti gli sviluppi…

Ferma tutto. Possiamo provare a dire le cose come sono? perchè finchè Monti, Bersani, Letta uno e Letta due, Berlusconi, Fassino, Fini, Casini, Fransceschini e tutto il resto del mondo continuano a sognare “sviluppo” non c’è storia. Sia che siano degli illusi in buona fede, sia che siano dei falsi venditori di sogni, costoro sono lontani dalla realtà.

 

 

 

 

 

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l’importanza di chiamarsi Mario

Posted by vaiattila su 20 novembre 2011

Mario era considerato un genio. Eravamo in terza elementare e lui brillava su tutti noi come una stella.

Risolveva i problemi di matematica in un attimo. In italiano scriveva senza un errore e senza fare nemmeno le orecchie ai quaderni. Mai una macchia d’inchiostro, mai una sbavatura. In scienze ne sapeva sicuramente più del maestro, in geografia era un portento: conosceva le capitali di tutte le nazioni dell’epoca, che, in molti case non sono più le stesse.

Sebbene fosse un bel bambino, Mario era un tantinello imbranato fisicamente. Non giocava mai a pallone con noi perchè non gli piaceva e le rare volte che accettava di giocare  lo si vedeva soffrire di una sorta di fastidio forse perchè, sul piano fisico, non riusciva particolarmente tanto bene.

Io era abbastanza amico di Mario. Abitavamo vicino e qualche volta facevamo la strada, da scuola a casa e viceversa, assieme.

A me Mario non pareva particolarmente intelligente. Sapeva tante cose, questo è vero, e a volte era capace di inventare delle cose anche su quello che non sapeva. Ma era talmente convinto di essere nel giusto che le diceva con assoluta sicurezza e in questo modo anche le cose verosimili diventavano, nella sua bocca, verità assoluta.

Però, più di una volta, avevo scoperto nelle sue esposizioni inesattezze o veri e propri errori. Ma tanto era bravo che quasi nessuno osava contestare le sue esposizioni.

Io però, che sono uno spirito bastiancontrario, mi sono chiesto chiesto molte volte quale fosse la forza intrinseca che conferiva incontrovertibilità a tutti gli assunti, le spiegazioni e i ragionamenti di Mario.

sono  rimasto per anni con questa domanda. Poi all’improvviso sono  balzati alla cronaca una serie di circostanze che in qualche modo hanno aperrto uno spiraglio interpretativo.

Il 2011 ha visto venire alla ribalta in modo prepotente da prima una persona come Mario Draghi, poi un altra come Mario Balotelli ed infine una come Mario Draghi.

Il primo ha difeso il buon nome dell’italia nel mondo, il secondo ha trainato la nazionale dell’italia e il terzo si appresta a salvare l’Italia dalla bancarotta.

A questo punto anche un deficiente capirebbe  che il segreto del successo scolastico del mio antico compagno di classe delle elementari sta nel nome che portava.

 

 

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il ministro La Rissa

Posted by vaiattila su 31 marzo 2011

Il plenipotenziario ministro della difesa sua Eccellenza La Rissa fornisce di sè sempre il meglio.

Figurarsi il peggio!

 

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il rispetto

Posted by vaiattila su 11 marzo 2011

rispetto: sostantivo maschile – secondo il dizionario Sabatini Coletti significa: Sentimento e comportamento informati alla consapevolezza dei diritti e dei meriti altrui, dell’importanza e del valore morale, culturale di qualcuno.” In realtà il rispetto ha un significato molto più ampio perchè esiste il rispetto delle leggi  e delle regole (che se non segui incorri nel rischio di pagarne le conseguenze) o il rispetto dell’ambiente (che in parte costituisce un obbligo di rispondere a determinate regole, ma il cui significato si può allargare bel oltre il “dovere” per diventare un impegno soggettivo che trascende le regole imposte per diventare stile di vita). Esistono molti altri significati della parola rispetto.

Rispetto è sempre concetto “relativo” ad altro da sè anche quando si mette in relazione con il sè.

Il concetto di rispetto è uno di quei concetti che l’attuale “visione” del mondo  tende a dimenticare. Per esempio non si ha più rispetto per gli anziani. O meglio, per i vecchi. Non più fonte di ricordi, di saggezza, di vissuto,  ma fonte di fastidio e di spesa. La nostra società affida i vecchi alle badanti. E’ una rottura, una spesa, appunto, ma non possiamo pensare uno spazio accanto a noi per i nostri vecchi. Non siamo in grado di far convivere e coesistere dei vecchi nella nostra famiglia organizzata secondo il modello attuale di vita. Tanto lavoro, per chi ce l’ha ed una vita tutta di corsa.. all’insegna dell’emergere o semplicemente del consumare. Una vita così non può dedicare spazio al rispetto dei propri vecchi perchè questo implica tempo, dedizione e riconoscenza.  Non fa per noi.

La soglia del rispetto si sta abbassando continuamente. Ad esempio il rispetto non viene più insegnato ai bambini. Spesso trattano i loro genitori, i maestri i compagni in modo del tutto irrispettoso. Emergono le personalità più semplici e più unidirezionali, ma più prepotenti. Ma è lo stesso mondo televisivo che esalta campioni di grandi fratelli, di isole dei famosi e di altre trasmissioni che continuamente spandono i loro bacilli via etere.

L’esempio “morale” che oggi è quello vincente, e quindi da seguire, è quello che mette in piazza il nostro presidente del consiglio. Il grande puttaniere può affermare di non aver mai pagato una donna per piaceri sessuali e questo lo fa in presenza degli elenchi dei soldi che egli ha versato ad escort e cortigiane varie, che oggi, a loro volta, rappresentano il grande modello per tutte le ragazze che vogliono fare carriera.

Se sei donna e hai fisico e un minimo di furbizia, puoi arrivare dovunque, sia che tu voglia sfondare nel mondo del cinema che della televisione, nel mondo della politica e nel mondo degli affari. E non occorre altra particolare dote…Se sei uomo non cambia di molto… furbizia e stare dalla parte giusta del momento. Lo spettacolo della nuova maggioranza parlamentare, letteralmente comprata a suon di piaceri e denaro rappresenta il modello più avanzato della affermazione sociale. E’ la “classe” dirigente di questo paese che si prostituisce ogni momento e dice che non c’è alternativa o altro modello comportamentale sia al governo che all’ opposizione. L’itero paese Italia, volente o nolente, consapevole o meno, da di sè una rappresentazione del tutto serva di interessi e furbizie sia in politica internazionale che interna.

Si “rispetta” quello che in qualche modo si stima, ossia si reputa moralmente importante. C’è chi rispetta la natura e chi rispetta l’individualità, chi rispetta la diversità e chi rispetta le scelte altrui, c’è chi rispetta tutto questo ed altro ancora. L’atteggiamento del rispetto è un atteggiamento anagressivo, ossia totalmente privo di aggressività, è un atteggiamento che comprende e contempla. E’ un atteggiamento che non giudica in senso morale, ma tende ad apprendere o a comprendere.

Non confondiamo il rispetto con il servilismo o con la piaggeria o con quell’atteggiamento reverenziale che tanto va di moda e che cambia rapidamente a seconda del vento.

il rispetto di sè è il presupposto del rispetto di altro da sè. Se tu non ti rispetti, non rispetti anche le tue debolezze e lavori con esse e su du esse per comprenderle e correggerle, non riuscirai ad avere rispetto degli altri. E’ incredibile, ma funziona così. Il nostro livello di autocritica e di autocoscienza è spesso messo a tacere dalla bramosia di “accettarsi” come se accettarsi fosse il viatico per una vita. Mi accetto così come sono…. bella scorciatoia! io sono stronzo e resterò sempre tale! A voi accettare la mia stronzaggine, a me non me ne frega niente…Chi e che cosa rispetta uno così? solo chi è più stronzo di lui…. ma non è rispetto è solo un fatto di rapporti di forza…I rapporti di forza li capisce anche il mio cane. MA mentre i rapporti di forza con un altra persona diventano abbastanza chiari da subito i rapporti di forza con le cose sono invece molto più difficili da comprendere nell’immediato.

Anzi, i rapporti di forza con l’ambiente sono molte volte oscurati dalla nostra presunzione. Noi sappiamo, perchè “tecnici”, usare dell’ambiente che cicirconda. Così possiamo costruire in zone del tutto inadatte, ma con la tecnica sappiamo fronteggiare gli inconvenienti. Sappiamo modificare i semi e le piante e sappiamo condizionare l’ambiente. L’idea di poter dominare la natura e che essa sia a nostro supporto passivo è un atteggiamento, per altro sostenuto anche dall’idea antropocentrica che ci viene tanto bene e che sta dentro anche nella religione, è continuamente smentita dal fatti. L’ambiente  sopravviverà a noi, alla nostra bramosia di possesso alla nostra presunzione di conoscenza. A soccombere saremo noi. Questa totale assenza di rispetto per la natura si manifesta anche nell’assenza di riconoscenza per la natura. Abbiamo perso completamente l’idea di una natura madre, benevola che ci dona vita, calore, cibo, nutrimento e benessere. LA natura oggi si usa. Al massimo diventa matrigna o luogo di consacrazione della nostra potenza. Doppia casa… una in città l’ altra in luogo che sempre di più assomiglia nel male alla città, ma che è “vicina” alla natura. Invadiamo anche gli spazi umidi della costa e i pascoli montani nel nome del nostro amore per la natura,

Rispetto. di questa assenza è piena la nostra vita pubblica. Anche Renzi che chiede la rottamazione di una vecchia classe politica…. e perchè?”rottamazione” è termine che puzza di grande industria, di auto, di consumo sfrenato, di inquinamento. Dietro la rottamazione ci stanno sempre gli interessi di qualcuno che non ha rispetto di nulla se non del proprio tornaconto.  Rottamazione è termine da grande consumo. Recupero, riutilizzo, miglioramento e riduzione dei consumi… questi sono termini corretti anche nei confronti della classe politica. LE proposte concrete posso essere molte, moltissime. Non si butta via nulla… si riduce il consumo…. meno D’alema, meno Veltroni, meno Casini. Fini, Bersani….. a fare cultura, a raccontare a raccogliere a fare analisi ed ammenda degli errori di un epoca… non si butta via nulla. Si riutilizza secondo un processo che diventa virtuoso di rielaborazione di sedimentazione della conoscenza e del sapere. Quanto utile potrebbe essere un ripensamento critico di questi anni. Personalmente farei studiare a D’alema gli effetti disastrosi della modifica dell’art.117 della costituzione. LA sua grande riforma in direzione delle autonomie locali…. quanti danni, quanti errori ci stanno dietro… perchè il grande politico che crede di essere non si cimenta con gli effetti di quello che ha fatto? Ne nascerebbe un ripensamento sicuramente interessante anche se volesse sostenere la giustezza della sua azione. Così come metterei qualche ex sindaco o ministro a riscrivere oggi gli effetti di quello che aveva spacciato per risolutivo di un problema e che, invece, nulla ha risolto.’

Esistono pezzi di strade, bretelle, cavalcavia, edifici, lottizzazioni, zonizzazioni urbanistiche che a guardarle oggi appaiono assolutamente assurde…. perchè non mettere gli artifici di questi errori a ridire, ripensare e rivedere questi errori? ne avremmo tutti un grande giovamento. Imparare dagli errori è azione di rispetto dell’intelligenza. Negare o dimenticare gli errori è solo arroganza.

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l’arma dei carabinieri non sia bachettona

Posted by vaiattila su 7 marzo 2011

Pochi giorni fa è comparsa la notizia di una presunta violenza subita da una giovane donna in stato di fermo in una caserma dei carabinieri di Roma.

Da un lato la donna che accusa di aver subito una violenza di gruppo da parte dei carabinieri che l’avevano “fermata per un furto” dall’altra i carabinieri che si difendono dicendo che la donna era consenziente.

l’Arma è intervenuta con durezza prima trasferendo poi sospendendo i carabinieri autori della presunta violenza.

Ora, alla luce della attuale morale dominante, mi pare giusto dissentire dal provvedimento preso dall’arma che mi sembra eccessivamente moralista.

In primo luogo la donna presunta offesa era libera in quanto esiste la presunzione di innocenza. Fino a che non sarà condannata nei tre gradi di giudizio la donna deve essere considerata innocente. Se innocente non  può, ovviamente, accusare nessuno di averle condizionato la libertà. Si è mai visto che una “democrezia” tolga la libertà ad una persona innocente?

A questo punto una donna può, se consenziente, avere un rapporto con uno o più carabinieri? Se consenziente, ovviamente, una donna è libera e poi la donna in questione non è nemmeno minorenne…

C’è anche da dire che la donna non poteva che essere consenziente perchè lei è una cittadina e la sua parola vale per quello che è… ma  la sua versione dei fatti contrasta con quella di quattro, dicasi quattro pubblici ufficiali… ora si sa che tra un pubblico ufficiale e un privato cittadino la versione del pubblico ufficiale è ben più pesante…. ma quella di ben quattro pubblici ufficiali concordi nel raccontare i fatti è  verità rivelata.

dunque,  perchè tanto clamore?

Ma tutto questo è avvenuto dentro una caserma! tuonano i bachettono di turno. E allora? Un carabiniere nel privato della sua caserma può fare quello che vuole.. Che stiamo a guardare dentro il buco della serratura?!!! Ma, si dirà, una caserma è un pubblico ufficio. E allora? la cosa gode di noti e gustosi precedenti… ma il problema è l’occhio di chi guarda che è pericolosamente moralista….

intervistato in proposito, l’esimio dirigente statale, asceso al ruolo di sommo tuttologo della morale ecumenica del governo, prof. dott. Vittorio Sgarbi, ha intonato il suo mantra: libertà libertà libertà libertà libertà libertà libertà libertà libertà libertà libertà libertà libertà libertà libertà libertà libertà libertà libertà libertà

Mentre finalmente si è capito a cosa alludesse alcuni giorni fa il capo del governo italiano quando affermava che se non gli fosse toccato in sorte il destino di essere il più grande imprenditore del mondo, avrebbe voluto fare il carabiniere….

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nessuno lo prevedeva…

Posted by vaiattila su 23 febbraio 2011

continuano a ripeterlo a “giustificazione” della loro sorpresa, impreparazione, inadeguatezza. Nessuno poteva prevedere questa incredibile implosione/esplosione dei poteri dittatoriali dell’Africa mediterranea…

paura dell’integralismo…. a costo di inventarselo….

ma continuamente i nostro grandi politici ce lo ripetono….per spiegare la loro miope incapacità di schierarsi… nessuno poteva prevederlo!

me cojoni!!!

nessuno di loro ha mai girato per l’Egitto o per la  Tunisia? della Libia non parlo, ma mi bastano le sortite del nostro amico libico… l’uomo che passerà alla storia per aver inventato il bunga bunga e per essere uno dei migliori amici del nostro premier…. Nessuno lo poteva prevedere…

così questa classe politica ci porta verso il baratro senza nessuna capacità di previsione degli effetti, veri, della crisi… ci snocciolano continuamente dati assolutamente contraddittori e abbastanza falsati nella loro interpretazione per spiegarci che la ripresa c’è!

poi a giustificazione dell’ acuirsi della crisi si potrà sempre tirare in ballo, in ordine sparso: la crisi del petrolio, la crisi del gas, l’esodo biblico dal nord dell’Africa verso l’Italia, la scadenza dei titolo spazzatura, la concorrenza della Cina, la rigidità dei sindacati, la crisi della fiat (come fare a non prevedere la crisi della fiat? oppure: se prevedi la crisi della fiat allora  sei un disfattista…), le speculazioni contro i titoli italiani, la Grecia, il Portogallo, la Spagna, la crisi mondiale, le trame della magistratura, l’aggressione dei poteri forti, le modificazioni climatiche e tutto il resto.

PErò, nonostante tutto sembri minacciare una situazione economica catastrofica per l’Italia, fatalmente nessun governante sembra accorgersene: siamo messi comunque meglio degli altri… continuano a ripeterci e quando la crisi sarà manifesta in tutta la sua durezza reale, allora qualcuno potrà sempre dire che la cosa è successa senza che nessuno lo avesse previsto…Alla faccia!!!!

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Non è un caso

Posted by vaiattila su 4 febbraio 2011

Agli inizi del  XXI secolo l’Italia fu retta da Silvio il Dormiente. Era questi un personaggio che spesso cadeva in stati semi comatosi in tutte le occasioni pubbliche. Alcuni lessero questo atteggiamento come una “rottura istituzionale” ed un segnale di profondo disprezzo per il ruolo pubblico di un regnante.

Questo aumentò notevolmente il degrado formale delle istituzioni e del costume degli italiani. Divenne normale, ed anzi segno di particolare “finezza”, presentarsi in televisione con il dito medio alzato, fare le corna, ruttare, bestemmiare, insultare l’avversario e via dicendo..

A Fronte delle sue penniche extemporanee, Silvio il Dormiente fece circolar la voce che egli era stanco perchè lavorava per l’Italia e soprattutto per gli italiani qualcosa come 24 ore al giorno. E questo lo costringeva ad utilizzare le occasioni pubbliche per schiacciare un pisolino ristoratore.

Ma lo stato comatoso veniva a volte interrotto da un’ alta figura istituzionale, del tutto simile alla prima, ma di spessore e levatura ben diversa. Si trattava di Silvio il Falso, uomo dalle grandi visioni strategiche e dotato di grande capacitò comunicativa. Silvio il Falso manipolava lo strumento televisivo con grande maestria. Compariva nei momenti più critici per raccontare a masse di massaie osannanti i successi del suo governo o per dare visioni future ricche di speranza e di prosperità. Andava in televisione ed annunciava grandi riforme istituzionali, la modifica dell’art 41 della Costituzionee tutte le masse proletarie andavano in visibilio… era ora! non se ne poteva più dell’art.41…bis.

Poi prometteva riforme straordinarie: la riduzione del fisco per tutti, la libertà d’impresa per tutti, la casa per tutti, il lavoro per tutti, la pensione per tutti, la bellezza per tutti… Era un mondo dove l’immaginazione era al potere ed ognuno era realmente libero di sognare qualsiasi cosa per sè.. appena uno sogna qualcosa per sè questo sogno era per tutti…. più maldive per tutti, più ferrari per tutti, più per tutti…

Succedeva però che qualcuno non partecipasse sempre e comunque al gioco dell’immaginazione al potere, oppure, succedeva che anche chi partecipasse al gioco a tratti si accorgesse che qualcosa non funzionava come sognato…

Così, a tratti, un qualche disoccupato, preoccupato per le sue condizioni materiali sfigate, si alzasse una mattina piuttosto triste e decidesse di andare il piazza a protestare o qualche gruppo di operai, vedendo una mattina la propria fabbrica chiusa, fosse colto dal dubbio di aver perso l’unica fonte di sostentamento… Dubbi per altro quasi subito fugati dalla realtà. La loro protesta “spariva” nel nulla quasi sempre… Risolta brillantemente dal Silvio il Falso che prometteva immediatamente bellissimi ammortizzatori sociali…

Ma alcuni nemici del popolo, sostenuti da macchinazioni di potenze straniere demoebraicheplutocratiche, nettevano talvolta i bastoni tra le ruote o remavano contro. PArtiti comunisti e magistrati comunisti complottavano contro Silvio il Falso.

Succedeva così che egli per qualche istante prendesse le forme di “Silvio il Flaccido

Ma la situazione di “depressione” durava poco perchè immediatamente subentrava Silvio il Terribile

Erano cazzi amari per tutti. Silvio il Terribile non aveva paura di nessuno. LA sua logica stingente e la sua superiorità personale non lasciavano possibilità di fuga all’interlocutore. Perfino  Massimo il Baffino ne era intimamente attratto e si carponava davanti alle cosmiche furie del grande fustigatore.

Tentò di resistere alla sua maestosa ira anche Fini il Centrista, Ne fu schiacciato!

L’ira che infiniti lutti addusse alla sinistra, si placò momentaneamente grazie all’intervento dell’Elefantino che cercò di ridare spazio al Silvio il Falso per “stemperare” i toni.

Però qualcosa non funzionava. Perchè quello che avveniva in Italia era in qualche modo “sputtanato” dalle notizie che trapelavano dall’estero. Per esempio la Comunità Europea cazziava spesso le virtù nostrane e ci smaronava con questa storia del “debito pubblico”..

E poi anche l’economia italiana, dicevano gli stranieri, non andava poi così bene….

Se il tarlo fosse entrato nelle italiche teste, il potere di Silvio il Falso, quello di Silvio il Flaccido, quello di Silvio il Terribile, quello di Silvio il Dorminente e quello di tutti gli altri Silvii sarebbe tragicamente andato verso il caos della civiltà.

Ecco che la geniale mente del Sommo Maestro concepì una strategia infallibile.

Cosa attrae maggiormente l’uomo (inteso come “umanità”?), cosa rappresenta l’elemento di maggior “controllo sociale” se non il “sesso”?

Sì, ma capiamoci bene. Non si tratta di un “controllo” basato sulla repressione sessuale, che mica siamo bacchettoni noi uomini liberi! e nemmeno si tratta di un problema di “liberazine” sessuale, che mica siamo permissivi noi uomini liberi!

noi siamo per una sessualità consumata e consumista che disgreghi lentamente i fondamenti sociali della convivenza civile perchè a noi non interessa la convivenza civile, la morale, l’etica e menate varie… a noi interessa il “consumatore” in quanto tale, l’uomo che spende comunque… tutto quello che serve a vendere e a comprare…. Il freno dell’etica, sia questa un etica laica o calvinista, o perfino cattolica a noi non interessa, anzi.

Bisogno spostare la cetralità del senso di colpa dall’idea del “peccato” a quella dell’ inadeguatezza. Quando uno è inadeguato? quando non può permettersi un qualcosa. Ti piace una macchina e non puoi permettertela? allora sei inadeguato devi sentirti in colpa… sei un quasi fallito …. se vuoi riscattarti devi poterti permettere quella macchina a tutti i costi e  senza nulla temere… se vuoi quella macchina ruba, violenta, uccida, molla tua moglie froda… fa qualsiasi cosa…. ma devi avere quella macchina…

Così inizia le meditata e lenta strategia del Silvio il Cesare.

il sesso come pubblicità per reclamizzare l’uomo nuovo: niente testa, cultura, etica, Tutto consumo, pos/sesso, uso.

Niente modelli virtuosi: rispetto della natura, rispetto degli altri, stili di vita parsimoniosi e virtuosi.

Ma uomo padrone che sporca, inquina e distrugge perchè è lui e solo lui l’unico vero padrone e chi più ha più è  e vale…

Silvio il Priapo inizia a mettere in atto la sua strategia. Siamo ad aprile 2007 e Silvio il Priapo si fa vedere in compagnia di alcune ragazze… E’ l’atteggiamento del vecchio “vorrei ma non posso”  per raggiunti limiti di età. Ma nonostante questo è la prima volta che il grande difensore della famiglia si fa cogliere in atteggiamento quantomeno inadeguato al ruolo, alla morale, alla decenza. Nonostante la “pudicizia” della foto, ci si chiede che cosa stia succedendo nella vita privata di quest’uomo potente anche quando è all’opposizione…

L’otto maggio 2008 nasce l’ultimo governo Berlusconi. Tanto per intenderci quello ancora in carica mentre scrivo, oscillante e vagamente con un piede nella fossa…. ma sempre e comunque in carica e sempre in leggera ascesa dopo il trauma dell’abbandono di Fini…

E’ un governo del fare…ma si mormora che qualcuno ha fatto più del dovuto… Alcune deputate brillano per avvenenza. Non si sa di quali competenze possano vantarsi, ma alcune di loro assurgono al ruolo di ministro… Strane voci… qualcuno storce il naso: una nuova tipologia di “voto di scambio…”

Silvio il Priapo ostenta sicurezza: non solo belle, ma anche brave..

Qualcuno fa circolare foto della prese da molto distante della grande villa sarda di Silvio il Priapo…. donne semi nude, porno ministri esteri, la fama, che è un venticello, si sparge e comincia a divenire di pubblico dominio l’attività ricreativa di Silvio il Priapo…

Nel mezzo della crisi dei rifiuti di Napoli Silvio il Priapo compare all’improvviso alla festa del diciottesimo compleanno di Noemi… E’ lo scandalo! Ipotesi e congetture varie e strane, ma a dirimere la questione è la moglie stessa del bauscia capo. Veronica non lascia dubbi e va sapere al mondo che il vecchio mostro “divora” vergini. Il mondo sembra gridare allo scandalo. Un altro al suo posto, in qualsiasi parte del mondo, se ne sarebbe andato di sua sponte senza bisogno di di ulteriori prove. Ma lui sembra godere della cosa. In un attimo si libera di moglie e morale e fa sapere al mondo, grazie al geniale supporto dell’onorevole avvocato Ghedini che Lui, Silvio il Priapo, è l’utilizzatore finale di giovani ragazze che una schiera di orribili ruffiani, papponi, puttanieri gli “mettono a disposizione”,

Sesso, corruzione, successo. Compaioni i nomi della cricca anemone, della cricca Tarantino, della cricca tale e della talaltra. Sesso denaro e successo. Uomini rampanti. Modelli da seguire. Tutto è lecito. E’ la magistratura la grande disgrazia del paese, La magistratura illiberale, che spia e che dilapida i soldi dei contribuenti in intercettazioni telefoniche ed ambientali….Maledetti magistrati.

Ora il modello Silvio Priapo ha un preciso nemico che viene additato ad ogni piè sospinto: sono questi comunisti di giudici che rompono i coglioni e che pretendono di opporsi al progresso della libera società del  successo.

E l’utilizzatore finale non lascia addito a dubbi. Lui è un grande amatore. Ce lo fa sapere tramite le sue vittime o le sue vestali.

E’ il caso D’Addario. Saltano fuori le feste, Papi è ormai come un pugile suonato, o così sembra. I suoi uomini si stringono a lui, Atotrno a lui stendono una cortina di racconti casti e perbenisti, ma lui sembra infischiarsene. Ogni tanto recita la parte della vittima e torna ad essere Silvio il Falso… illazioni, bugie, menzogne, oscure macchinazioni. Ma poi silvio il Priapo ha il sopravvento: sembra ostentare le sue prodezze.. Santa Romana Chiesa sembrerebbe quasi indignarsi.. ma non morde…

Fini vede la fine… si discosta, si dissocia. Ma lui avanti imperterrito. Sempre più feste, sempre più puttane chiamate con il neologismo di “escort” … poi un altro ulteriore strappo. Entra in campo un altra minorenne: è Ruby che di mestiere fa l’escort e che a tempo perso, sembra, ami impossessarsi di beni altrui. Per questo finisce in commissariato a Milano e Silvio il Priapo interviene. E’ storia risaputa che ci ha rotto le scatole tante le volte che abbiamo dovuto sentire e risentire nelle sue contrapposte versioni.

Resta il fatto che da subito molti pensano che questa volta Silvio Pelvico il Priapo non ce la possa fare… E’ finito. Anche santa romana chiesa sempre alzare un po’ i toni della sua reprimenda… non si fa così, non con le ragazzine…. non con le minorenni…

Emergono dai racconti delle escort o delle presenti alle feste anche spezzoni di porno racconto con Silvio il Priapo in piena attività copulativa… una, due tre, quattro, cinque , sei, sette…. Quando troverà mai il tempo di governare?

Di primo acchito la sensazione del naufragio è generale, percorre anche le sue truppe. Si legge imbarazzo perfino nei suoi più stretti collaboratori… ma lui resta calmo e serafico. Lascia passare il tempo e intanto inizia a martellarci con la sua versione dei fatti: i magistrati, ancora loro. Tutta opera del magistrati.

Non è che neghi le feste, il bunga bunga, le porno acrobazione sessuali di un settantaquatrenne in fresca,,, nega confermando, nega fascendo sapere che a lui piacciono le donne, nega inventandosi ora una fidanzata, ora una sua opera misericordiosa, ora una sua grande performance.. nega ed afferma che lui a casa sua fa quello che vuole. Nega e conferma tutto. E compiono figure ancora più imbarazzanti: modelli da seguire perchè di successo, pwerchè vincenti…

Ed è una Minetti, bella, vincente, intelligente, che indica la strada: così ha fatto Mara (Carfagna) e guarda dove è arrivata…. Ed è lei, bella e vincente, che organizza le orge del capo aiutata da nientepopodimenoche il grande direttore Emilio Fede, sommo puttaniere, commendatore di gran croce dell’ordine del postribolo, gran visir della menzogn. E anche il pappone per antonomasia, tale Lele Mora. Con lui Silvio il Priapo discute di politica e predispone le strategie dell’italia per uscire dalla crisi. E’ innegabile, Lele mora è una degli migliori teste d’uovo del berlusconismo.

LA versione ufficiale ancora una volta prende il sopravvento. Si perdono i riferimenti: tutto è nato dalla magistratura e non dal comportamento di Silvio il Pirapo. Non dal suo interessamento e dal suo intervento il questura per liberare Ruby, ma dalla cattiveria della Bocassini. E a forza di ripetere che lui a casa sua fa quello che vuole, che lui comunque non ha fatto niete di male, e che è suo diritto andare con chi vuole come e quando lui vuole, e che lui non va a puttane perchè non paga la prestazione delle ragazze. E se allunga qualche soldo è solo perchè lui è generoso .. e su questo rovesciamento delle cose ancora una volta lui propone il suo modello vincente. Seguite il suo modello vincente, seguite il modello dei suoi amici e delle sue ragazze… loro sono belle, ricche, hanno successo sia che si tratti di diventare escort, velina, onorevole o ministro. Questo è il modello: seguitelo e vi troverete bene.

Se questa volta dovesse cadere sarebbe un duro colpo alla sua figura. Ma pensate solo per un attimo che anche questa volta Silvio il Priapo resti in sella… voi credete che sceglierebbe la strada del “ridimensionamento?” Placherebbe solo per un po’ la sua smania sessuale e la sua voglia di farsi vedere come l’uomo di successo che è?

No, se riesce a stare in piedi, farà di tutto per alzare ancora di più il tiro. ancora più scandalo! sempre più scandalo perchè è questo che vuole la nuova morale. Vince chifrega gli altri e soprattutto chi frega gli altri rompendo le regole del gioco. Il modello Silvio è l’esatta rappresentazione del modello di speculazione finanziaria messa il piedi da chi inventa i titoli tossici… Fregare gli altri è il presupposto morale su cui si fonda un solido successo sociale.

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volare bassi

Posted by vaiattila su 1 febbraio 2011

C’è un uomo che si aggira da anni per l’Italia sempre più disperato.

A tutti quelli che incontra propone la sua soluzione: facciamo una costituente, – mormora, sempre più confuso… facciamo una bella costituente….

lo propose anni fa a Silvio, e là fu chiaro che c’era uno che prendeva per il culo e uno che sbragava tutto il possibile… poi, quello che prendeva per il culo, decise che il gioco era finito, rovesciò il tavolo e se ne andò sbattendo la porta. Il neo costituente rimase solo, sventolando al vento la sua bella proposta… e rimase solo, pateticamente solo. Un generale senza esercito, buono per la pensione, ma ostinatamente convinto che bisognasse fare qualcosa: Si pensò, come ultimo atto di genio, di cambiare l’articolo 117 della Costituzione. Ne dovrebbe rispondere alla Corte di Giustizia dell Aja…. Macchè, nessuno in questo vuoto assurdo di idee e di analisi ha guardato al fondo di quella grande riforma costituzionale fatta per compiacere alla Lega e dalla Lega tranquillamente disprezzata.

Poco importa se da quella riforma è nato uno dei tanti pasticci italioti.

Il nostro continua imperterrito a proporre una nuova costituente. Lui ha il complesso del padre fondatore della repubblica.

Ha varie volte abbozzato ancora con Silvio il Falso, ma Silvio il Falso ha respinto sprezzante l’offerta di diventare padre della Repubblica assieme a lui, Massimo Baffino il Grande.

Ora che Silvio il Falso sta mutando in Silvio il Priapo e le sue quotazioni stanno leggermente calando ( a volte penso che forse Silvio non sia stato un gran Presidente del Consiglio, ma sicuramente è un grande porno attore) Massimo Baffino il Grande si rivolge alla sua destra (Massimo Baffino il Grande ignora l’esistenza della  mano sinistra…)

E senza interloquire con nessuno che bene o male si rifà al suo schieramento, lancia la sua proposta: una fase costituente…con UDC finiani e angoli di deserto…

Ma qualcuno del suo granito partito è d’accordo con lui? Ma questa ameba del PD ha mai avuto un qualche dibattito sul futuro e su come procedere?

L’ organzzazione “partito” è figlia della rivoluzione borghese…. prima dell’ 1800 non esistevano “partiti” poi sono diventati sempre più forti … in Italia comandavano fino quasi alla fine del XX secolo… poi cominicarono altro consorterie…. personali.  Da quella principale di Silvio il Falso fino a quella di Veltroni il Maanche…. per continuare con quella di Casini , Fini, Ruttini, Di Pietro e via dicendo…. PErsonalismi che nascondono spesso comitati d’affari, interessi, gestioni personalistiche e follie varie…Cioè dopo strutture che si richiamavano ad interessi collettivi come potevano essere i partiti della pirma repubblica, si sta delineando una sorta di oligarchia personalistica bene raffigurata, per esempio, dalla gestione politica del comune di Roma fatta da uno  che avrebbe voluto rappresentare la destra sociale e che invece è finito (esattamente come Storace poco prima) per mettere in piedi un sistema di clientes personale buono per dare l’assalto alle strutture dello stato..

Il cosiddetto popolo, quello che da bravi populisti, viene utilizzato semplicemente per essere “interpretato” dal leader di turno di fatto non esiste. E’ una pura finzione che non ha peso e non ha spessore, vive solo nelle parole dell’oratore di turno. Nel fratempo gli eletotri, ossia quelli che si chiamano civilmente “cittadini” non sanno più a che santo votarsi… E cresce l’astensionismo…. non siamo Stato noi!

 

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reputazione

Posted by vaiattila su 31 gennaio 2011

sono preoccupato per la reputazione di Nicole Minetti.

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semplificazione amministrativa

Posted by vaiattila su 29 gennaio 2011

Succede in un Comune del nord est.

Niente di straordinario, ma anzi, di assolutamente ordinario. Cose di ogni giorno.

Un mio vicino di casa, o meglio, il figlio di un mio vicino di casa sta iniziando una attività commerciale. Gli serve un deposito, un puro deposito e lo trova poco vicino in un capannone ad uso artigianale inserito in una zona classificata come agricola. Siamo appunto nel nord est e le nostre zone “agricole” sono costellate di capannoni, case, villette, silos, cisterne, cresciuti come radicchi, verze, pomodori. Tutte cose rigorosamente condonate, sanate, che si integrano nel nostro paesaggio in modo perfetto.

Sia chiaro che, non si capisce come e non si capisce perchè, nonostante strumenti urbanistici sempre più restrittivi. norme sempre più precise ed inderogabili, crisi edilizie, disastri ambientali e cose varie, comunque si continua a costruire… Meno di una volta, ma qua e là, sempre in zona agricola e in virtù non si sa bene di quale deroga, un pezzo di capannone in costruzione lo si trova sempre…. le buone abitudini vanno comunque mantenute.

Il giovane in questione ha la brillante idea di chiedermi che cosa deve fare per essere “in regola”. Ora non è che io sia un esperto in materia e gli dico che devo vedere… Mi metto all’opera. Non ho nessun rimpianto di carte, leggi e scartoffie varie e un po’ infastidito cerco di orientarmi dentro il solito ginepraio di norme che nonostante la grande attività del ministro Calderoli, benemerito riformatore anche del nostro sistema elettorale (lo dico in senso sarcastico, che non si creda!), non è minimamente cambiato.

Alla fine di questo vagare, durato ahimè qualche giorno, spiego il percorso al mio giovane interlocutore.

non dovrebbe essere un percorso particolarmente pesante…e poi in Italia esiste l’obiettivo di “aprire” un azienda in una settimana…. figurati semplicemente fare un “deposito di merce alimentare confezionata”….quando non devi fare alcuna trasformazione della stessa e non devi nemmeno venderla sul posto… che la vai a vendere altrove (mercato ambulante)…

Dunque il giovane segue le mie indicazioni e si reca presso l’usl locale munito di planimetrie, permessi, condoni, autorizzazione alla scarico e quantaltro… tutto regolarmente vistato, timbrato, protocollato, fotografato, certificato….

tutto okey…. gli dice il signor Uls… solo che, e qua dice il signor uls, non è materia mia, non so se puoi fare un cambio perchè questo capanno è artigianale e tu sei commerciale…dovresti andare in comune a chiedere…

ecco bene. Il mio giovane vicino mi riferisce. E fa bene vai in comune. Ma porta con te queste carte…

egli va. E torna smarrito. Devi fare il cambio di destinazione d’uso. Ma non puoi fare un attività commerciale solo agricola perchè sei in campagna, gli risponde un brillante funzionario… e poi devi anche fare modifica al catasto… e poi devi reiterare la pratica per l’autorizzazione allo scavo….

sei rovinato! è chiaro che sei rovinato!

anche il mio giovane interlocutore appare smarrito…. e mi si rivolge in stato confusionale. Guardo un po’ di leggi e un po di giurisprudenza. Ma di che stiamo parlando?

Cerco ovunque. Perfino il regolamento edilizio del Comune in questione mi da ragione…

E dunque?

Ma non doveva esistere “lo sportello unico”? ma questi dipendenti che formazione, che aggiornamento hanno?

Ogni volta che tocco con mano la “realtà” della pubblica amministrazione non posso che constatare che questa “burocrazia” ci distruggerà, noi e quello che resta della nostra democrazia ormai ridotta al lumicino…. questa è vera depressione!

 

 

 

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chiappe flaccide?

Posted by vaiattila su 28 gennaio 2011

in una intercettazione la  Minetti (o è la Binetti?) incazzata se ne esce con un”chiappe flaccide” attribuendo tale condizione, sembra, niente meno che al Presidente del Consiglio in persona.

Sostenere che il primo ministro italiano abbia le chiappe flaccide sarebbe quantomeno curioso se non fosse una delle orribili bugie messe in circolazione dailla magistratura e dall’opposizione.

E’ una delle peggiori menzogne circolate in questo periodo dove l’attacco vigliacco della sinistra arriva a sostenere cose non solo false ma orribili in sè…PEr ristabilire la verità dei fatti il PDL propone l’istituzione di una commissione parlamentare composto da sette deputate e senatrici che provvederanno ad accertare la consistenza della chiappe del presidente. (la sinistra non ha onorevoli all’altezza di una tale missione e pertanto dovrebbe essere esclusa..)

Il Ministro Frattini, nel frattempo. ha presentato un documento riservato nel quale il ministro della cultura delle isole cayman certifica la solidità chiappale del Presidente.

Sarebbe ora di rimettere in piedi il reato di vilipendio delle altre cariche dello Stato perchè uno così non può più sopportare il dileggio di persone indegne di vivere….

 

 

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quiproquo

Posted by vaiattila su 27 gennaio 2011

– Ecco, te lo avevo detto io che era una troia! parlo concitato.

Mia moglie mi guarda e sembra non capire….. -non essere volgare…-

-ma porca miseria, ti rendi conto che quelle era una vera troia e faceva la santerellina?

ma di che parli?

Ma come? è su tutti i giornali…. quella che era per la vita… contro i gay… che era nel pd e votava sempre contro quello che faceva il pd…. quella stronza che poi è andata con l’udc o con chi altro…quella meretrice della politica…. che poi fa la ruffiana per silvio….

ora mia moglie sembra cominciare a capire…accenna ad un sorriso e mi interrompe: – Minetti…Minetti, non Binetti… sono due persone diverse….

caspita…ho proprio toppato… sono senza parole… ma poi: – sempre troie sono! – ed  esco di scena….

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perseguitato

Posted by vaiattila su 17 gennaio 2011

il povero perseguitato d’Italia lavora 24 ore al giorno per il suo paese e nessuno se ne accorge.

Quando, però, stanco ed affranto cerca un po’ di ristoro e di leggerezza in spettacoli di assoluta eleganza e finezza quali, appunto, il bunga bunga, scoppia l’invidia ed il rancore della sinistra e della magistratura.

Non per discolparsi, ma sono per amore di quella verità che da sempre egli, incompreso, persegue, il perseguitato d’Italia ci racconta di una sua relazione durevole con persona non meglio identificata. Anche una relazione sentimentale fissa?

non ne sapevamo nulla! allora, presidente chi è la fortunata persona che divide il suo affetto e che partecipa anche agli eleganti spettacoli che mette in scena sotto l’attenta regia di intellettuali di prim’ordine quali Lele Mora o Fede Emilio?

e questa fortunata e segreta persona oggetto dei suo affetto non è ancora ministro? onorevole? vescovo?

ora partiranno i gossip… le identificazioni, le proposte, le rivelazioni, le rivendicazioni…il solito panettone di natale e smentite, smentite a iosa, a grappolo, a futura memoria…

eppure, se fossimo un paese normale, ci sarebbe bastato quel giuramento sacro di innocenza pronunciato sulla testa dei propri nipoti…

Ora, al di là di ogni polemica, ironia, sarcasmo, mi lasciano un tantino perplesso le frequentazioni presidenziali, non tanto quelle di escort, veline, puttane e ministre, quanto quelle di Fede e Mora… possibile che uno che regge l’Italia non senta il bisogno di frequentare gente un po’ “più alta” dove la discussione , invece che soffermarsi su tette e culi, si elevi a parlare di letteratura, teatro sociologia o che altro? ah, sì, dimenticavo! Apicella!

L’uomo che regge l’Italia è l’incarnazione vera della Grande Depressione!

Fate penitenza!

 

 

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contestualizzare

Posted by vaiattila su 16 gennaio 2011

Ho letto su Repubblica il resoconto dello stato delle indagini sulle notti del premier.

Mi chiedo se si possa definire “puttaniere” il vecchio che regge il governo italiano. Certo che no.

mi chiedo se si possa definire “maniaco” uno che a settantaquattro anni organizza spettacolini a luci rosse per il suo e l’altrui gradimento. Certo che no.

mi chiedo se si possa definire “imbecille” un uomo che governa la sesta (settima? ottava? nona? …quindicesima?) potenza mondiale e passa le serate a raccontare barzellette e cantare canzoncine. Certo che no.

mi chiedo se si possa definire “coglione” un uomo che si circonda di prostitute pronte a tutto pur di arraffare soldi e posizioni di rilievo. Certo che no.

mi chiedo se si possa definire “cialtrone” uno che usa Emilio Fede come semplice ruffiano. (uno come Emilio Fede minimo minimo dovrebbe essere fatto presidente della rai!) Certo che no

insomma, mi faccio molte domande e non so darmi una risposta..

per fortuna che ho conservato le illuminanti parole di mons. Rino Fisichella, neo presidente del Pontificio consiglio per la rievangelizzazione dell’Occidente, esorta alla cautela. «Bisogna sempre in questi momenti saper contestualizzare le cose», pronunciate in occasione della presidenziale bestemmia.

Dunque, contestualizzando la cosa come si deve, non si può negare che siamo un grande popolo (di cosa lo lascio alla fantasia di ognuno, ma piuttosto maleodorante…)

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Grande vittoria dei sì

Posted by vaiattila su 15 gennaio 2011

Così gli impiegati, che non sono  toccati dall’accordo marchionnesco su turni, pause, e via dicendo, hanno fatto propendere l’ago della bilancia verso il sì. Quindi ora Mirafiori respira. La fiat potrà produrre alla grande ed essere competitiva. Produrre produrre produrre!

Che abbia vinto il sì sono contento: Almeno non si dirà che quello che andrà a succedere nei prossimo futuro è colpa degli operai… Se mirafiori chiuderà o entrerà in cassa integrazione nei prossimi mesi, sarà chiaro che non è per colpa degli operai, ma piuttosto di chi gioca un altra partita, non del tutto chiara… ma che prevede comunque la chiusura degli impianti italioti.

A quel punto sarà interessante vedere le varie facce di bronzo recitare la parte dei duri e puri.

Tanto per non sbagliarci il mercato cui fa riferimento Marchionne si chiama europa e usa… in questo grande mercato (che ha immatricolato circa 20 milioni di vetture nell’anno 2010) fiat e chrysler  hanno conquistato una fetta di mercato di circa un 10%…. con chrysler in crescita (nel 2009 era praticamente fallita se nno ci fossero stati il salvifico intervento di super marchionne e i soldi del buon Obama) e fiat in perdita di un 17% di vendite…

Chiaro che tutto deve andarsi a scaricare su quegli stronzi di operai che protestano e continuano a non indebitarsi per comperare i suv che producono, non capendo che se loro non sostengono l’economia, poi, tutto questo un giorno ricadrà sulle loro spalle. Immaturi!

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il giocatore d’azzardo – marchionne

Posted by vaiattila su 14 gennaio 2011

Chi, come me, vive la grande depressione se ne impippa  delle umane vicende. Tutto arriva alle sue orecchie con un riverbero ovattato di suono lontano, di radio mal sintonizzata, di sordità incipiente.

E al rumore si cerca di opporre la ricerca del silenzio assoluto. Un silenzio celebro leso che mica te ne frega niente…

Così, ai lontani clamori della vicenda FIAT, rispondevo ostentando indifferenza. Indifferenza per la vicenda… che i manager facciano il loro lavoro, per bacco e che il sindacato, diviso, dica la sua, ma non rompa più di tanto che a me dei loro problemi mica mi interessa… Anzi! che quei sopravvissuti al partito bolscevico, figli di operaisti in pensione, cultori dei quaderni rossi in sonnolenza, professionisti del No, vadano fuori dalle palle una volta per tutte … che non ne possiamo più di gente che ha fatto un mestiere delle disgrazie altrui….. Così pensava il mio sistema immunitario, fortefregandosi della realtà, o solo della minima conoscenza della storia e dei fatti.

alla mia antipatia nei confronti della bertinottesca  fiom non sapevo dare spiegazione, ma proprio non mi interessava dare spiegazione perchè, se non disturba, non so proprio cosa pensare…

E così me ne stavo tranquilli. Anche ora sono tranquillo, ma non so perchè, seguendo il filo distratto di parole sentite casualmente alla radio mentre guidavo il mio furgone carico di verdura, mi sono ritrovato infastidito dalle parole del manager Fiat…. Io non sono un giocatore. Si è no qualche partita a briscola… questo capodanno  i miei figli mi hanno insegnato il poker… tanto per passare qualche ora assieme…. e la ho osservato il gioco del bluff…. ecco, mentre sentivo il Marchionne lanciare lo strale fatidico  di ogni psicopatico che si rispetti : “o con me o contro di me!” ho intuito che l’uomo sta bluffando…

Ovviamente la mia “visione ” della crisi dell’ occidente, ed in particolare della nobile italitta, non da spazio a grandi prospettive! Continuiamo a far finta di pomi, ma secondo me siamo ci stiamo andando a scagliare contro il muro a tutta forza sperando che sia il muro a cedere…

Dai e dai mi sono convinto che il grande piano di Marchionne sia degno del peggior bluff possibile…. della serie prendi i soldi e scappa. I gringos, disperati dalla possibilità di “salvare” in qualche modo la loro industria automobilistica, si sono lasciati andare al sogno di un qualcuno che si assumesse il rischio di rilanciare l’industria automobilista. proprio loro che per cultura e natura sono abituati al sano pragmatismo, si sono fatti turlupinare dalla faccia paciosa del grande manager…. il quale ha fatto due conti…. prendo i soldi di Obama, rilancio un poco la fabbrica,,, poi cedo in qualche modo la fiat e con questo restituisco una parte di soldi ad  Obama… se poi il mercato riprende posso anche provare a continuare o altrimenti, io ci ho provato…se andava bene tutti avrebbero gridato al miracolo… se va male… pazienza “nessuno è tenuto all’impossibile”.

Eccolo là il bluff… E cosa ti fa il MArchionne? Dice di avere l’obiettivo di arrivare a produrre 5 milioni di vetture all’ anno… mentre in europa le vendite della Fiat segnano un 35% in meno e mentre rilancia (per la prima volta nella nostra storia aurtomobilistica) l’ idea di puntare sui SUV ossia quelle auto costose che proprio gli americani amavano qualche anno fa e che sono state le prime ad essere messe in vendita da parte dei loro proprietari gravati dalla crisi dei titoli tossici… come dire che Marchionne, si mettesse a costruire oggi centrali elettriche a carbone, mentre tutto il resto del mondo cerca di rivolgersi ad altre tecnologie.

Ecco che mi viene da parteggiare per la FIOM, Hanno ragione loro a cercare di resistere, porca miseria!

La grande depressione si nutre di queste figure salvifiche: uomini che annunciano proclami, hanno la grande arroganza di fottersene amabilmente degli altri e hanno la capacità di proporsi come eroiche figure di salvatori della patria… salvo poi, appunto, prendere i soldi e scappare….

A noi, ma anche agli onesti lavoratori, ai grandi politici del centro sinistra, ai lungimiranti sindacalisti del “accettiamo di essere inculati, ma invitiamo Marchionne all’uso della vasellina”, alle prefiche del caro estinto, ai doppiogiochisti e a quelli che dopo Marchionne negheranno di essere stati turlupinati, non resta altro che sperare ne l prossimo uomo della proffidenza… uno con le palle… che, finalmente, metterà a posto la situazione!

torno alla mia depressione.

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